Tiziano Ferro, le ultime rivelazioni di un aspirante padre

E’ sempre stato uno dei più noti cantautori italiani, ma dopo la rivelazione della sua omosessualità Tiziano Ferro non si è fatto sentire per un po’. Solo di recente è uscito nuovamente allo scoperto grazie ad un singolo inedito che le radio stanno battendo a più non posso (“Non scappare mai più”), ed in occasione di un’intervista concessa a Vanity Fair che di fatto apre le porte al suo Tzn The Best Of in commercio presso i maggiori store italiani, l’artista di Latina si è soffermato su qualche considerazione che lo riguarda molto da vicino.
Più in particolare Tiziano ha ammesso molto candidamente di volersi concentrare un po’ sulla sua vita privata, ad esempio mettendo su casa, trovando una persona che lo affianchi per il resto dei giorni e magari valutando l’idea di avere un figlio. Anche perchè, arrivato a 34 anni:
Ho paura che se aspetto troppo non me lo godo più io, e nemmeno i miei genitori… O trovo un’amica consenziente che anche lei desidera un figlio, oppure seguo l’esempio di amici e colleghi e vado all’estero, in America.
E il tasto del “padre gay” non avrebbe potuto che sollevare il dolente tasto dei diritti civili. Dolente per quel che riguarda l’Italia, quanto meno. A tal proposito Tiziano si è dichiarato consapevole di come l’Italia non rispetti affatto il desiderio di famiglia nutrito dalle migliaia e migliaia di coppie omosessuali:
Mi fa male vedere che in giro ci sono tante persone che si danno da fare per limitare il diritto degli altri a stare bene. Mi piacerebbe vivere in un mondo in cui le persone fossero felici per la felicità altrui. Le coppie gay sono un dato di fatto: perché scendere in piazza per protestare contro la loro esistenza? Io non me ne intendo di leggi o di politica ma, per esempio, perché accollarsi tutta quella fatica per rendere nulle le registrazioni delle coppie gay fatte dal sindaco di Roma Marino quando in Italia c’è tanto altro da fare? Non siete d’accordo, e va bene, ma davvero vale la pena di spendere tutto quel tempo e quelle energie?
E come dargli torto, verrebbe da chiedersi!